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La Scuola Holden torna a da Scritti

Questo è un laboratorio pensato per chi vuole avvicinarsi alla scrittura.

Insieme, si imparerà a usare tutti gli strumenti utili per raggiungere la missione principale: raccontare una storia.

Lo si farà attraverso una serie di tappe: idea, incipit, costruzione e decostruzione dei personaggi, trama, dialoghi. Regole da conoscere, da smontare, da rimontare.

Programma:

  • La voce narrante e il punto di vista
     “Scrivere vuol dire mettere ordine nel caos” – Italo Calvino
  • L’incipit
    “L’unica gioia al mondo è incominciare” – Cesare Pavese
  • Tecniche di azione narrativa. Intreccio, ambientazione, ritmo
    “Stupore, esperienza, voce personale. Ecco il necessario” – Raymond Carver
  • Modellare i personaggi
    “Prova compassione per le tue creature” – Orhan Pamuk
  • Come rendere i dialoghi efficaci e naturali
    “Origliare serve” – Eudora Welty
  • La conclusione di una storia
    “Nascondi, rivela, depista” – Alfred Hitchcock

In cattedra: ELVIRA SEMINARA

Scrittrice e giornalista, prima di dedicarsi interamente alla narrativa è stata cronista e opinionista per il quotidiano La Sicilia. Ha insegnato Storia del giornalismo e Scrittura creativa nella facoltà di Lettere a Catania; oggi cura corsi di storytelling in varie città italiane e collabora con L’Espresso e altre riviste. Tra i suoi romanzi, tradotti in diversi Paesi: L’indecenza (Mondadori 2008); I racconti del parrucchiere (Gaffi 2009); Scusate la polvere (Nottetempo 2011); La penultima fine del mondo (Nottetempo 2013); Atlante degli abiti smessi (Einaudi 2015), I segreti del giovedì sera (Einaudi 2020), Diavoli di sabbia (Einaudi 2022). Nel 2014 il teatro Stabile di Catania ha messo in scena la sua dark-comedy Scusate la polvere, e nel 2015 L’indecenza, con sceneggiatura di Rosario Castelli e regia di Gianpiero Borgia. Atlante degli abiti smessi ha generato una mostra itinerante di sue installazioni create con materie di scarto portate dai lettori, Armadi in volo. Reperti e referti di un romanzo. Crede nella contaminazione dei linguaggi e nella riconversione di ogni cosa; nell’arte del recupero e nell’economia circolare – di materia e spirito, dalla parola al gesto. Si definisce una cantascorie (no, non è un errore, è scritto con la c).

Info costi e prenotazione QUI

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